In occasione della festa del 1 maggio 2022
“LA STRADA E’ LA PACE”
Saluti del presidente Giuseppe Parmendola
Benvenuti a tutti
Prima di iniziare vorrei ringraziare i consiglieri che si sono dedicati alla realizzazione di questa nostra tradizionale festa, che ritorna finalmente in presenza dopo due anni di pandemia e che per la prima volta nella storia del circolo per motivi logistici e di sicurezza non si svolge nello spazio adiacente alla ns.sede .
Oggi sarà l’occasione per stare insieme e riprenderci un po’ di sana relazione ,allo stesso tempo avremo l’opportunità di un approfondimento culturale derivante dei temi che oggi saranno proposti. Continuando quel lavoro istituzionale ed associativo che le Acli promuovono da sempre per il benessere integrale della persona, la sua emancipazione economica ,sociale ,culturale e spirituale. Saluto cordialmente i nostri importanti relatori, il prof.Enrico Peyretti, ricercatore intellettuale e attivista del movimento non violento italiano ed il dr. Duccio Facchinetti scrittore e direttore di Altra Economia , che ringrazio per aver accettato il nostro invito di partecipare a questa ritrovata festa del 1 maggio . Penso sia stato giusto dedicare alla Pace, il titolo della festa, visto il momento storico che stiamo vivendo, ma anche perchè è nel tempo di pace che è possibile creare le condizioni per un lavoro dignitoso, degno e utile all’umanità. ..Stiamo di nuovo vivendo un periodo di grande ansia, di tristezza e allo stesso tempo di incredulità . A due passi da casa nostra, in Ucraina, nel cuore dell’Europa , il rumore delle armi sovrasta quello delle parole e la guerra ha preso il posto del dialogo e della diplomazia. Questa guerra arrivata come uno terremoto, ci ha messo tutti di fronte ad una realtà che era inimmaginabile fino a qualche mese fa e che sta mettendo a dura prova la pace nell’intero mondo. Di fronte all’attuale scoramento e disagio sociale, tra i vari compiti che dobbiamo porci noi Aclisti, vi è quello di operare per educare alla cooperazione come educazione alla pace, coinvolgendo i giovani e giovanissimi a partire dalle scuole. Per fare questo, un importante aiuto ci viene dalla lettura del pensiero di grandi persone che hanno fatto e tuttora fanno scuola in ambito educativo: da Maria Montessori a Gianni Rodari, da Mario Lodi a Danilo Dolci, da Don Milani a Daniele Novara. Partendo proprio dal loro pensiero e dalla loro azione, dovremmo cercare di dare il senso al nostro lavoro, attivando, in collaborazione con altri soggetti, percorsi di educazione alla cooperazione e alla pace, per sensibilizzare e sviluppare la consapevolezza che la reciprocità è alla base di ogni rapporto autentico tra persone , popoli, gruppi, etnie. Oggi è con noi l’amico Lamperti di Emergency Martesana con cui sicuramente possiamo ipotizzare di condividere un percorso in tal senso. E poi ancora, approfondire le pratiche della democrazia partecipativa sviluppando il concetto di economia solidale che intrinsecamente è portatore del valore della cultura della pace. Mi pregio di chiudere questo breve saluto citando Maria Montessori:
“Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace. A questo mondo si educa per la competizione e la competizione è l’inizio di ogni guerra . Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace”
W il 1 maggio e viva i lavoratori di pace!