Marche: Viaggio dal cuore della terra al desiderio d’infinito (Voce Amica, 11/2023)

ANNUALE VIAGGIO DEI SOCI DEL CIRCOLO
ACLI, DAL 13 AL 17 OTTOBRE

Il titolo ben rappresenta il vissuto nell’annuale appuntamento aclista svoltosi nelle Marche, una regione ancora poco frequentata dal grande turismo. Pur nei limiti del tempo avuto a disposizione, siamo riusciti a realizzare molte cose, che se da un lato hanno reso il viaggio “impegnativo” dall’altro ha trovato riscontro nella piena soddisfazione fra i partecipanti. L’itinerario ha preso inizio da Ancona città storicamente marinara, ad attenderci c’era il nostro concittadino don Giuliano Nava, ormai anconetano d’adozione, che ricopre il ruolo di Rettore del Duomo di S. Ciriaco patrono della città, il cui corpo è lì conservato in una teca, oltre che del Museo Diocesano. Don Giuliano, con competenza e dovizia di particolari, ci ha raccontato le vicende storiche legate al Duomo (vedi foto in alto) rendendocelo familiare e per questo lo ringraziamo per il tempo prezioso che ci ha dedicato. A nostro privilegio ci ha poi condotto sul terrazzo del Museo Diocesano, uno dei punti panoramici più alti sulla città, da dove abbiamo visivamente colto l’etimologia del nome della città legata alla sua particolare forma a “gomito”, derivato dal greco ankon. da qui è possibile vedere sia l’alba che il tramonto sul mare.

Nei giorni successivi abbiamo raggiunto la città di Ascoli Piceno, detta città delle cento Torri di cui oggi ne rimangono una quarantina. Stupende le piazze del centro di cui l’apice è appresentato da Piazza del Popolo. Dopo avere gustato le sfiziosità, olive ascolane, carciofi e zucchine fritte, ci siamo recati ad Offida, piccolo borgo che domina la valle del Sole, fra il mare Adriatico e i monti Sibillini. Il fine giornata ci ha visto ospiti dalla comunità di Capodarco, fondata da don Vinicio Albanese 50 anni fa, luogo nel quale hanno trovato ospitalità, ovvero casa e famiglia, persone con diverse tipologie di disabilità e che lì hanno potuto e saputo ricostruire una loro esistenza degna di tale nome.
Tutti noi siamo rimasti profondamente toccati dai racconti personali proposti da alcuni tra gli ospiti.

E poi Macerata, anch’essa carica di storia, ricca di luoghi ed edifici medioevali e rinascimentali, come la piazza della Libertà Comune o la Chiesa della Misericordia progettata dal Vanvitelli. Qui abbiamo visitato la più piccola basilica al mondo – Santa Maria della Porta – in stile romanico con portone gotico, senza poi dimenticare un transito al famoso e magnifico Sferisterio, teatro all’aperto.

A poca distanza, in località Montecassiano, siamo stati ospitati del locale Circolo ACLI: accolti con grande calore, abbiamo goduto di un pranzo pantagruelico. Nel pomeriggio eccoci a Recanati: non potevamo mancare l’appuntamento con il grande Giacomo Leopardi, così dopo avere attraversato i luoghi da lui vissuti e poeticamente raccontati, giunti all’Ermo Colle “in sul calar del sole” in coro abbiamo recitato la poesia “L’infinito” e con nostra gradita sorpresa altri turisti presenti si sono a noi uniti.

Altro giorno nel comune di Genga, dove si trovano le Grotte di Frasassi. Che dire, un affascinante spettacolo dei sotterranei naturali che ci ha riportato ai primordi: bisogna esserci per vivere le emozioni che si provano (vedi foto in basso a sinistra). Ma le meraviglie non erano terminate. Nelle immediate vicinanze abbiamo raggiunto a piedi il Tempio di Valadier con accanto l’Eremo di Santa Maria e nel pomeriggio a Fabriano abbiamo visitato il Museo della Carta e della Filigrana.

Arrivato il giorno del ritorno, non potevamo certo andarcene da quei luoghi senza avere visitato Loreto e sostato in raccoglimento nella Basilica della santa Casa di Maria, meta di tantissimi pellegrini, per numero di presenza seconda solo a San Pietro (vedi foto in basso a destra).

Che dire, tutto molto bello. Ogni luogo visitato ci si è presentato diverso, con caratteristiche e peculiarità proprie – umane, artistiche, ambientali, enogastronomiche – e da queste singolarità, di cui i marchigiani vanno fieri, abbiamo compreso come mai le Marche sono l’unica regione italiana ad avere una articolazione al plurale.

Circolo Acli

Voce Amica – 11/2023